La Russia ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio per avviare un’operazione militare su vasta scala nel cuore dell’Europa, ma per molti la guerra era inaspettata, come la pandemia due anni prima, confermando il senso comune secondo cui non si è mai preparati allo scenario peggiore.
Carissimi amici e soci di Fedora,
il nostro programma all’insegna della Cultura come cura prosegue nel mese di gennaio con la presenza di una testimone d’eccellenza: Annalisa Camilli. Si tratta dell’inviata di guerra più importante in Italia per la guerra in Ucraina.
Allo scopo di dare sostanza al nostro evento, abbiamo sempre previsto il percorso di lettura, in questo caso per le classi del Liceo Scientifico di Roccapiemonte, percorso finanziato grazie al contributo di chi ha voluto credere sul nostro progetto.
Siamo felici di annunciare che
Venerdì 20 gennaio 2023
Alle ore 11:00
Presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico Bonaventura Rescigno di Roccapiemonte
ANNALISA CAMILLI
PRESENTA
UN GIORNO SENZA FINE
STORIE DALL’UCRAINA IN GUERRA
INTRODUCE
ORLANDO DI MARINO COFONDATORE DI FEDORA
SALUTANO
CARMINE PAGANO SINDACO DI ROCCAPIEMONTE
ANNABELLA FERRENTINO ASSESSORE ALLA CULTURA
ROSSELLA DE LUCA DIRIGENTE SCOLASTICO LICEO SCIENTIFICO BONAVENTURA RESCIGNO DI ROCCAPIEMONTE
PRESENTA E MODERA
FRANCESCA SALEMME GIORNALISTA
L’AUTRICE E’ IN DIALOGO CON GLI STUDENTI DELLE CLASSI DEL TRIENNIO CHE HANNO LETTO IL LIBRO, GUIDATI DAI DOCENTI DEL DIPARTIMENTO DI STORIA E FILOSOFIA.
Di seguito la sinossi del libro e la biografia dell’autrice.
Il 24 febbraio 2022, la Federazione Russa invade l’Ucraina. All’improvviso l’Europa si risveglia in guerra. Si scontrano due Stati già in conflitto da otto anni, anche se tutti sembravano averlo dimenticato. Torna il fantasma della guerra fredda e il timore di un’escalation nucleare globale. La guerra viene subito raccontata in diretta da migliaia di giornalisti di tutto il mondo, ma l’opinione pubblica è travolta da analisi geopolitiche, violenti scontri di opinione e contrapposizioni ideologiche, che si concentrano più sull’opportunità dell’invio di armi e del sostegno a Kiev che sulla situazione sul campo e le sue conseguenze. Mentre la presunta «guerra lampo» si trasforma – con le parole di un civile ucraino – in «un unico giorno senza fine», da Kiev Annalisa Camilli raccoglie le storie di chi ha perso i familiari nei bombardamenti, di chi non è riuscito a scappare, di chi è tornato per combattere e vuole arruolarsi, di chi ha scelto di vivere nel sottosuolo delle città ridotte in macerie o è stato costretto a fuggire. Ma riflette anche sul racconto della guerra e sulle sue retoriche, sulla distanza da tenere quando si descrive la sofferenza degli altri. Sullo sfondo le strategie militari, i movimenti degli eserciti, i tentativi della diplomazia internazionale, la propaganda e le fake news, mentre al centro rimane la voce di quelli che più di tutti hanno subito le tragiche conseguenze del conflitto: i civili.
Annalisa Camilli è nata a Roma nel 1980. Ha lavorato per l’Associated Press e per Rai News24 prima di approdare, nel 2007, alla rivista «Internazionale». I suoi articoli sono stati pubblicati da Politico, Open Democracy, The New Humanitarian, «Tageszeitung», Rsi e «Die Wochenzeitung». Nel 2017 ha vinto l’Anna Lindh Mediterranean Journalism Award, nel 2019 il premio Cristina Matano e nel 2020 il Premio Saverio Tutino per il giornalismo. Ha scritto La legge del mare (Rizzoli, 2019) sulla campagna di criminalizzazione delle ONG nel Mediterraneo; nel 2021 è stata autrice del podcast Limoni sul G8 di Genova; nel 2022 ha realizzato il podcast Da Kiev, sulla sua esperienza d’inviata in Ucraina.