di Ludovica Stasi
Sempre più popolari e con un’utilità non trascurabile, l’iniziativa delle casette del libro si sta progressivamente diffondendo nelle comunità italiane e non solo. Si tratta di un progetto di bookcrossing: la pratica di lasciare un libro in un luogo pubblico per permettere ad altri di prenderlo in prestito e leggerlo. Un’abitudine che nasce agli inizi degli anni 2000 quando Ron Hornbaker, imprenditore americano, rilascia il sito web bookcrossing.com, un sito che in pochi anni ottiene milioni di utenti provenienti da paesi di tutto il mondo.
Il bookcrossing, prima, e le casette del libro, poi, nascono dalle moltissime esigenze delle comunità che le gestiscono e ne usufruiscono. Per esempio si può dare nuova vita a titoli che vengono abbandonati in fondo alle nostre librerie private offrendo, così, la possibilità ad altri di accedere ai titoli più vari. In questo modo, non solo si evitano sprechi, ma si fa fronte anche alle difficoltà economiche che limitano l’acquisto dei libri. Bisogna tener conto, infatti, che l’aumento notevole dei costi è una delle tante difficoltà che attualmente riguarda la diffusione della lettura. In secondo luogo, questi progetti creano la possibilità di far nascere gruppi di lettori, nuove amicizie e legami, sulla spinta di una condivisione di esperienze che nascono da interessi affini. Inoltre, non bisogna pensare che questa iniziativa sia propositiva solo verso chi ha interesse nella lettura, ma essa ha benefici su tutta la comunità. Questo perché, per prima cosa, il bookcrossing è un modo di sensibilizzare e avvicinare i non-lettori ai libri ma, soprattutto, consente di utilizzare spazi e luoghi delle comunità che, molto spesso, sono abbandonati e in disuso spesso caduti nelle mani sbagliate.
Anche qui a Roccapiemonte questo Novembre sono state allestite delle casette del libro. Sono state situate in Piazza Zanardelli e in prossimità della biblioteca comunale a San Potito e gestite rispettivamente dal Forum dei giovani di Roccapiemonte e dal Comitato cittadino per San Potito, che aiuteranno e supporteranno l’Associazione Fedora e il Liceo Bonaventura Rescigno in una delle attività progettate per il Patto della Lettura, stipulato con il Comune di Roccapiemonte.
Le casette del libro a Roccapiemonte rappresentano un’opportunità preziosa per la comunità, promuovendo non solo la lettura ma anche un senso di appartenenza e condivisione. Grazie al sostegno di associazioni locali e cittadini, questi piccoli punti di scambio diventano simboli di solidarietà e cultura accessibile a tutti. Progetti come questo ci ricordano l’importanza di collaborare per rendere i nostri paesi luoghi di crescita, arricchimento e incontro, capaci di trasformare anche un semplice scambio di libri in un valore per l’intera comunità.